Lucia Marcucci (Firenze 1933), si forma tra Firenze e Livorno, dove risiede dalla metà degli anni Cinquanta sino al 1965, e dove frequenta il vivace ambiente sperimentale che faceva capo al teatro il “Grattacielo”. Nel 1963, viene a contatto col Gruppo 70 di Lamberto Pignotti e Eugenio Miccini. Dal 1965, torna a vivere a Firenze, partecipando alle attività del Gruppo, di cui entra ufficialmente a far parte in occasione di una mostra alla Galleria-Libreria Guida di Napoli. Alla sperimentazione verbo-visiva, affianca la realizzazione di film sperimentali oltreché di libri d'artista, come Semplice, Facile, Divertente (1966) e Io ti ex-amo (1966). Dopo aver aderito all’esperienza del Centro Tèchne, fondato da Eugenio Miccini, nel 1968, entra a far parte del Gruppo Internazionale di Poesia Visiva e inizia un’intensa attività espositiva nazionale e internazionale. Negli anni Ottanta, Marcucci si dedica pure al disegno e alla pittura tout court, mentre, dagli anni Ottanta in poi, si cimenta anche con la scultura nella serie dei televisori e dei libri-oggetto, cui si accompagna una fase di sperimentazione sulle impronte del corpo.

(a cura di Federico Fastelli)


(Fonte immagine: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b9/Lucia_Marcucci.jpg)